Sant’Egidio a Messina: “Non lasceremo soli i poveri e lanciamo un appello urgente alla città e alle istituzioni per il centro Floribert”

8 Aprile 2023

Pubblicato da: admin
La Comunità di Sant’Egidio dal 2017 è impegnata nel quartiere Camaro San Paolo a sostegno dei più deboli e bisognosi. La casa delle nostre attività è stata sino ad oggi un bene confiscato alla mafia, nello specifico un ex supermercato in evidente stato di abbandono che abbiamo provveduto a ristrutturare e rendere fruibile ai tanti […]

La Comunità di Sant’Egidio dal 2017 è impegnata nel quartiere Camaro San Paolo a sostegno dei più deboli e bisognosi. La casa delle nostre attività è stata sino ad oggi un bene confiscato alla mafia, nello specifico un ex supermercato in evidente stato di abbandono che abbiamo provveduto a ristrutturare e rendere fruibile ai tanti servizi erogati e alle emergenti esigenze della città e del tempo in cui viviamo. Significativamente il Centro è stato intitolato a “Floribert Bwana Chui” giovane di Sant’Egidio in Congo, ucciso per essersi opposto ad un tentativo di corruzione.

Tra i servizi attivi presso il Centro ricordiamo la distribuzione di pacchi alimentari che ha raggiunto nell’ultimo anno circa 𝟒𝟎𝟎𝟎 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞, e che non è stata mai interrotta durante il periodo pandemico; 𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐜𝐞, con tanti giovani liceali che aiutano oltre quaranta bambini del quartiere a studiare ed a imparare cosa vuol dire vivere la pace ogni giorno.

Anche gli anziani hanno trovato nel Centro un luogo dove essere accolti. Un fatto significativo è stato il loro coinvolgimento nella preparazione degli aiuti che sono stati raccolti e inviati nei mesi scorsi in Ucraina. Inoltre, nel momento in cui a Messina la vaccinazione anti COVID incontrava resistenze, il Centro ha ospitato un punto vaccinale, dove in centinaia hanno ricevuto il vaccino, soprattutto anziani, che hanno superato il timore grazie al rapporto di fiducia creato con gli amici di Sant’Egidio.

Questi ed altri servizi caratterizzano il nostro lavoro a Camaro ed in città, rendendoci felici di aver liberato uno spazio che sino ad oggi ha ospitato il nostro Centro polifunzionale.

Senza commentare l’iter giudiziario complesso, prendiamo però atto del fatto che il bene dovrà essere restituito ai proprietari ai quali era stato confiscato, obbligandoci pertanto a trovare formule alternative per evitare di lasciare le quasi 4000 persone che sono aiutate presso il Centro prive di un così importante riferimento.

Siamo preoccupati soprattutto dell’impossibilità a proseguire nei locali del Centro la distribuzione dei generi alimentari e il sostegno scolastico ai bambini conoscendo, come confermano le recentissime statistiche pubblicate negli scorsi giorni, l’elevatissimo stato di dispersione scolastica e l’emergenza alimentare che vede la Sicilia, ovvero le sue periferie urbane, detenere il triste primato europeo in quanto più povere e abbandonate.

𝐏𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧’𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐥𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢, 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚, 𝐜𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐭𝐢, 𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨, 𝐚𝐝 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐞, 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐞 𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐮𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧’𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐚 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐫𝐞.

Il prof. Andrea Nucita, responsabile di Sant’Egidio a Messina, così commenta: “Lancio un appello alla cittadinanza di Messina nell’aiutarci ad individuare un luogo alternativo dove poter continuare a dare risposte al bisogno della nostra città. Ho fiducia nel dialogo già intrapreso con le Istituzioni, alle quali continuo a chiedere un intervento rapido e risolutivo, ma sono convinto che, come in altre occasioni, la maturità della nostra cittadinanza farà la propria parte”.